In questa
zona depressa a livello musicale-creativo e non solo, ci sono delle isole di
resistenza che operano in un totale anonimato. Questa è una di
quelle. Stiamo parlando di musica sperimentale elettronica - post
post post industriale... Nicola è al suo secondo lavoro. Il primo
uscito qualche anno fa aveva i suoi buoni momenti ma non mi aveva
convinto l'uso esasperato della voce in certi brani e glielo dissi.
Non che questo abbia influenzato il suo secondo lavoro che è invece
interamente strumentale. Evoluzione? Il suo approccio ai suoni era
implicito, passo dopo passo – colpo su colpo ci doveva arrivare.
Ciò che non aveva visto allora, ora lo ha centrato in pieno
rendendo il lavoro più omogeneo... Aveva sicuramente avuto bisogno
di sfogarsi in quel modo allora ma ciò penalizzava l'ascolto. Il
disco si presenta con una pen drive accompagnata da un libro con
disegni a matita inserito all'interno di una doppia copertina di
lamiera 30x30cm apribile, realizzata con parti di una carriola. Oltre
a noise boxes e computer ha utilizzato il suo set di marchingegni
auto-costruiti effettati che suona con un archetto e ai quali
applica vari effetti. Devo dire che in questo deserto un po' di buon
sano noise filo industriale è stata una bella sorpresa e mi ha fatto
sentire meno solo anche se ormai ci sono abituato!!!
Ed. limitata a 5 copie. Per chi volesse saperne di più :
https://www.facebook.com/nicola.furia.58
Grazie per gli articoli stimolanti e interessanti
RispondiEliminaTHANKS!!!!!!!!!!!!!!THANKS
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